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Pescasseroli (AQ)
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Indirizzo:
Pescasseroli (AQ), Borghi e paesini, Vicino Roma
Descrizione:

Pescasseroli è ritenuta la città principale del Parco Nazionale d'Abruzzo ed è una cittadina carina e vivace che con il suo patrimonio storico, naturale e culturale attrae visitatori tutto l'anno.

Pescasseroli, a circa due ore da Roma, è un bellissimo borgo adagiato in una conca all'ingresso dell'Alta Valle del Sangro a m. 1167 sul livello del mare.

Questo altopiano ricco di pascoli è circondato da boschi centenari e montagne suggestive.

Pescasseroli è un paese in cui è evidente la simbiosi tra natura ed architettura: il centro abitato è in perfetta armonia con le meraviglie naturali che lo circondano.

Il centro storico di Pescasseroli è il luogo dove poter ammirare la vita calma e tranquilla di questo paesino abruzzese.

Il nucleo urbano, in posizione pianeggiante, si è sviluppato attorno all'antica abbazia ed è caratterizzato da tradizionali costruzioni in muratura di pietrame e malta, adornate dalle particolari finestre con imbotti in pietra da taglio locale, denominata "pietra gentile" dal nome dell'omonima montagna.

La Piazza Sant'Antonio, così chiamata per la presenza di una chiesa oggi scomparsa, è il fulcro della vita di Pescasseroli: è colorata dai faggi e profumata dai piccoli fiori dei tigli ed è ornata, oltre che dalla sede del Comune, da una graziosa fontana, sormontata da una statuetta dell'Immacolata.

Il turismo è il cuore pulsante dell'economia locale.

Tra i punti di interesse da visitare c’è assolutamente la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo che, eretta nel XII secolo, è stata ricostruita in stile gotico in seguito ad un terremoto.

Al suo interno la chiesa ospita un statua lignea della “Madonna col Bambino” datata intorno al XIII secolo.

Altro luogo da non perdere è Palazzo Sipari, un palazzo Ottocentesco dove nel febbraio del 1866 nacque il filosofo Benedetto Croce.

Il Palazzo, fatto costruire nel 1839 da Pietrantonio Sipari, ha ospitato negli anni personalità importanti come Vittorio Emanuele III, il Duca Amedeo d’Aosta e altri membri non solo della Casa Reale ma anche del governo.

L’edificio, costruito in stile tardo rinascimentale, occupa una superficie di circa 1000 m², si articola su quattro piani ed è ornato da decorazioni e forme in stile neo-classico.

Infine, una delle escursioni più belle da fare è quella che porta a Castel Mancino, dove sono conservati i resti di un’antica fortezza costruita tra il IX e il X secolo a scopo difensivo.

Il percorso che è lungo meno di due chilometri è adatto a tutti e regala una splendida vista panoramica su tutta la valle e sulle vette che la circondano.

La cittadina, posta al centro di itinerari di interesse naturalistico, offre poi servizi e infrastrutture in grado di richiamare turisti e villeggianti in ogni periodo dell'anno, come il centro visita del parco, il museo naturalistico, l'area faunistica, l'orto botanico, gli impianti sciistici di monte delle Vitelle e il bike park.

Nel 2017 i cinque nuclei di faggete vetuste ricadenti in una superficie di oltre 1000 ettari inclusa tra i comuni di Lecce nei Marsi (Selva Moricento), Opi (Cacciagrande e Valle Jancino in Val Fondillo), Pescasseroli (Coppo del Principe e Coppo del Morto) e Villavallelonga (Val Cervara), in parte databili intorno ai 560 anni, sono stati dichiarati patrimonio mondiale dell'umanità nel contesto delle foreste primordiali dei faggi dei Carpazi e di altre regioni d'Europa.

Si tratta del primo riconoscimento UNESCO per l'intera regione abruzzese.

Pescasseroli (AQ)
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Pescasseroli | Tradizioni & Folklore

  • Il Premio Croce è un premio nazionale di cultura intitolato a Benedetto Croce, una kermesse letteraria che dopo una selezione della giuria istituzionale premia i migliori testi delle categorie narrativa, giornalismo letterario e saggistica.
  • Festa di San Paolo (patrono di Pescasseroli) 29-30 Giugno
  • Festa di San Antonio Abate (17 Gennaio)
  • Mercatino settimanale del mercoledì
  • Infiorata del Corpus Domini (Giugno)
  • Festa della Candelora (Febbraio)
  • Festa della Madonna del Carmelo (15-16 Luglio)
  • Madonna di Monte Tranquillo (ultima domenica di luglio)
  • Festa della Madonna Incoronata (8-9Settembre)
  • Ciaspolate nei boschi

Tra i piatti tipici troviamo l'agnello al cotturo, patate maritate, dolce fritto natalizio, detto 'torcinelli', "la P'plla" (tipico dolce Pasquale).

Pescasseroli (AQ)
Pescasseroli (AQ)

Che cosa vedere a Pescasseroli | Monumenti e luoghi d'interesse

Pescasseroli (AQ) | Architetture religiose

Antica chiesa situata nel centro storico. Fondata intorno al 1100, in essa si trova una statua lignea di colore nero raffigurante la "Madonna col bambino" datata intorno al XIII secolo. L'8 settembre 1752 il Capitolo Vaticano, inviando una preziosa corona d'oro, procedette alla solenne incoronazione della scultura della Madonna Nera dell'Incoronata.

  • Chiesa della Madonna del Carmine, detta anche "chiesa del Carmelo", costruita nel corso del 1700.
  • Cappella dell'Addolorata (o chiesa di Santa Maria degli Angeli), che appare per la prima volta in un documento del 1638. Situata accanto al palazzo Sipari è inclusa nel patrimonio della fondazione Erminio e Zel Sipari.
  • Chiesa di Santa Lucia, menzionata in un documento del 1693.
  • Santuario di Santa Maria di Monte Tranquillo, esistente già dal XII secolo conserva una statua lignea della Madonna Nera.

Infiorata del Corpus Domini a Pescasseroli (AQ)
Infiorata del Corpus Domini a Pescasseroli (AQ)

Pescasseroli (AQ) | Architetture civili

Nel centro storico è situato il palazzo della famiglia Sipari, costruito nel 1839 al posto del palazzo dei baroni Massa, ex feudatari del luogo.

"Reca l'impronta di una squisita semplicissima architettura combinata con gli ultimi elementi del periodo neoclassico che languiva e con qualche reminiscenza dell'impero trionfante.

Il vasto palazzo, ricco di terrazzo giardino e di sale immense, è notevole specialmente per una strana antiveggenza dell'antenato Sipari che lo volle.

Quando fu costruito, la valle non era corsa che da una via mulattiera, la carrozza per Pescasseroli era ancora un sogno.

E pure le porte furono aperte così vaste, gli androni furono architettati così comodi da permettere dopo un secolo il libero moto alla più poderosa automobile", così scrisse Emidio Agostinoni, in Altipiani d'Abruzzo.

Il palazzo ospita la casa museo gestita dalla fondazione intitolata ad Erminio Sipari, deputato, naturalista ed ambientalista nonché fondatore del parco nazionale, e a sua moglie "Zel Sipari".

Il 25 febbraio 1866 nacque nel secondo piano del palazzo il filosofo Benedetto Croce.

Pescasseroli (AQ)
Pescasseroli (AQ)

Pescasseroli (AQ) | Architetture militari

  • Castel Mancino

Castello-recinto dal toponimo incerto, così denominato per la prima volta nel Novecento dal pastore-poeta Cesidio Gentile.

Fu edificato dai signori Borrello a cominciare dall'XI secolo per difendere il territorio dalle incursioni barbariche.

Venne progressivamente abbandonato in seguito a forti terremoti e alle mutate condizioni socio-economiche nel corso del XIV secolo.

Nel Medioevo ha identificato il nucleo denominato "Serule", territorio successivamente noto come "Pesculum ad Serule".

I ruderi degli edifici, le parti delle mura perimetrali e le torri di avvistamento sono situate tra i 1275 e i 1332 m s.l.m. in località Colle del Castello, a monte del nucleo urbano contemporaneo.

Pescasseroli (AQ) | Siti archeologici

Diverse le aree d'interesse archeologico di Pescasseroli e del suo territorio.

In particolare i ruderi di castel Mancino, posti su un'altura alle porte del paese, mentre nel centro visita del parco è esposta la tomba dei resti di una donna che abitò la zona nel VI secolo a.C.

Infine, i ruderi di villaggi e ville romane tra Campomizzo (Gioia dei Marsi) e Pescasseroli.

Pescasseroli (AQ) | Aree naturali

  • La stazione sciistica di monte delle Vitelle
  • La Camosciara
Pescasseroli è conosciuta come stazione climatica, luogo di villeggiatura sia estiva che invernale, e come principale centro del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.

Il parco nazionale venne inaugurato con una solenne cerimonia a Pescasseroli.

Il 9 settembre 1922, presso la fontana di San Rocco (all'ingresso del paese, venendo da Bisegna e Gioia dei Marsi), fu svelata la seguente iscrizione lapidea: "Il Parco nazionale d'Abruzzo sorto per la protezione delle silvane bellezze e dei tesori della natura qui inaugurato il IX Settembre MCMXXII".

Variegate le possibilità di praticare il trekking e le escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo; il sentiero Sipari (parte del sentiero Italia) che collega Alvito a Pescasseroli, è stato dedicato a Erminio Sipari nel 2018 dall'ente gestore del parco nazionale.

L'area faunistica, situata nella sede del centro visite e del museo naturalistico, ospita animali trovati feriti o che presentano problematiche che non consentono la loro sopravvivenza allo stato selvatico.

Non è difficile trovare esemplari di orso bruno marsicano, lupi appenninici, caprioli e poiane.

Nel giardino appenninico si trovano la flora appenninica e le più disparate specie vegetali tipiche del parco nazionale: scoiattoli, picchi, cince, rampichini e fringuelli.

La precipitazione delle acque del torrente Scerto nelle rocce sottostanti forma la cascata delle Ninfe e quella delle Tre Cannelle nel contesto della riserva naturale integrale della Camosciara.

Riserva Naturale La Camosciara - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Riserva Naturale La Camosciara - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Escursioni e passeggiate:

Sciare a Pescasseroli

L’area sciistica di Pescasseroli offre circa 20 km complessivi di piste da sci di diversa lunghezza e difficoltà e moderni impianti di risalita che permettono di raggiungere i 1945 metri del Monte Vitelle.

I più esperti e coraggiosi possono divertirsi percorrendo la pista nera Direttissima che parte proprio dalla cima del Monte Vitelle.

Sono presenti tre scuole sci, un campo scuola per i principianti e un impianto di snowtubing aperto tutto l’anno.

Pescasseroli non offre solo numerose possibilità di praticare sia sci d’alpinismo che sci di fondo, ma anche diversi sentieri per gli amanti delle ciaspole.

Sia in quota che a valle sono presenti diversi rifugi che sono considerati ottimi punti di ristoro.

Pescasseroli (AQ)
Pescasseroli (AQ)

Skipass per Pescasseroli

La stazione sciistica di Pescasseroli permette agli sciatori di acquistare diverse tipologie di ski-pass.

Dagli stagionali ai giornalieri, dai pluri-giornalieri alle tessere a ore, Pescasseroli consente di acquistare lo ski-pass più adatto alle proprie esigenze.

Questa località sciistica è, inoltre, parte del comprensorio dell’Alto Sangro che comprende anche le località di Barrea, Pescocostanzo, Rivisondoli e Roccaraso.

Acquistando lo Ski-pass Alto Sangro si avranno a disposizione 150 km di piste da discesa e 60 km di piste da fondo.

Cosa fare in estate a Pescasseroli

Pescasseroli è una meta davvero poliedrica che attira visitatori e turisti in ogni stagione dell’anno.

Se in inverno molti vengono in questa località per la sua bellissima ski-area, in estate Pescasseroli si presenta come la meta ideale per fuggire dall’afa e dal caos cittadino.

Qui, infatti, si può trascorrere sia un fine settimana che soggiorni più lunghi e vivere esperienze immersi nel verde e nella natura.

Questa località è un vero e proprio paradiso per tutti coloro che amano fare escursioni non solo a piedi o in mountain bike ma anche a cavallo, con maneggi che offrono particolari programmi dedicati a bambini e ragazzi.

Presso gli impianti sciistici sorge anche un nuovo Bike Park per tutti gli appassionati di mountain bike che potranno divertirsi nei diversi percorsi allestiti.

Tantissime altre sono le attività che si possono fare in città grazie alla presenza di centri sportivi che ospitano campi da tennis, da calcio e da pallavolo, ma anche un centro ippico, una pista da pattinaggio e un centro di tiro con l’arco.

Da non perdere, infine, una visita all’Area faunistica del Parco Nazionale d’Abruzzo dove si possono osservare esemplari di diverse specie animali presenti nel Parco.

Gli animali che si trovano in questa struttura sono stati trovati feriti o con problematiche che impediscono loro di essere autosufficienti.

Riserva Naturale La Camosciara - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Riserva Naturale La Camosciara - Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Pescasseroli | Origini del nome

L'etimologia del nome si è prestata, nel tempo, a varie ipotesi.

Come ha ricordato Benedetto Croce nella monografia intitolata Pescasseroli, se il generico "pesclum" (peschio o pesco) vale come "luogo alto e ripido", configurando nel caso specifico la cresta dove sorgono i ruderi del castello; per "seroli" taluni avevano affermato che potesse derivare da "serra", cioè la chiusura del varco che congiunge alle montagne delle Serre, o, come formulato dal geografo Roberto Almagià, dalla "serretta", vale a dire la piccola serra che dal monte Forcella si protende verso il fiume Sangro.

Lo stesso Croce, soggiungendo di non ritenere convincenti tali versioni, suggeriva anche di tener conto dell'ipotesi che il "Pesclum ad Serolum", anche attestato in "Pesculum ad Serule" o "Pesclum Ansericum", potesse significare il «peschio presso il Sangro (dal latino "Sarus"), che nasce poco distante e scorre sotto quel monte, ancora povero d'acque, ancora piccolo ("Sarolus", piccolo Sangro)»

 

Pescasseroli | La Storia

Dal punto di vista storico il territorio ebbe particolari influenze dei Marsi e dei Peligni.

Incluso nella contea dei Marsi fino all'Alto medioevo, seguì dal Basso medioevo in poi, le vicissitudini storiche e culturali del territorio dell'Alto Sangro.

Pescasseroli | Età antica

La città antica di Plestinia, in passato localizzata dagli storici marsicani come Muzio Febonio tra le alture di Campomizzo e Pescasseroli, sarebbe con ogni probabilità riconducibile ai resti della Rocca Vecchia di Pescina, nella valle del Giovenco.

Il versante iniziale dell'alta Val di Sangro fu in antichità una terra di passaggio dei Marsi, dei Peligni e delle tribù sannitiche.

Dopo la colonizzazione romana quest'area fu soggetta all'ager della città volsca di Atina, oltre Barrea invece a quello della città pentra di Aufidena.

Al termine delle guerre sannitiche l'ager "marsorum" altosangrino non venne stravolto con l'inclusione alla gens Sergia dei territori posti nei pressi del confine indicato dal monte Marsicano, in particolare l'oppidum della val Fondillo di Opi e l'area di Pescasseroli.

Il tratturo Pescasseroli-Candela nacque, in epoca imperiale, come via militare che utilizzavano le legioni romane.

Dal medioevo divenne un percorso pastorale della transumanza dai monti abruzzesi al Tavoliere delle Puglie.

Lungo 211 chilometri è il terzo tratturo più lungo dell'Italia meridionale.

Pescasseroli (AQ)
Pescasseroli (AQ)

Pescasseroli | Età medievale e moderna

Il castello-recinto medievale, situato sul colle che domina il nucleo urbano contemporaneo, venne edificato a cominciare dall'XI secolo.

La località acquisì il toponimo di "Serule" e successivamente di "Pesculum ad Serule".

Caduto in rovina il centro fortificato fu abbandonato definitivamente nel corso del XIV secolo in favore del centro abitato che si sviluppò a valle.

Pescasseroli è stata inclusa tra i domini della famiglia Borrello (XI secolo) e come "suffeudo" dei Di Sangro. Da questi, dopo la caduta degli Svevi, giunse ai d'Aquino.

Nel 1349, quando Adenolfo II d'Aquino perì, con tutta la famiglia, sotto le rovine del castello di Alvito, andò al ramo dei conti di Loreto.

Nel 1461, la baronia di Pescasseroli fu ereditata da Antonella d'Aquino, marchesa di Pescara.

Alla fine del XVI secolo, il feudo fu venduto a Giovan Giacomo di Sangro, che morì nel 1607.

Messo all'asta si registrò, da questo punto fino all'inizio del XVIII secolo, una lunga successione di diversi possessori, finché nel 1705, per il prezzo di 15.770 ducati, fu acquistato dalla famiglia Massa di Sorrento, ultimi baroni di Pescasseroli, prima dell'affacciarsi della nuova borghesia ottocentesca, nel caso specifico esemplificata dalla famiglia Sipari.

Pescasseroli | Età contemporanea

Dall'età napoleonica (1811) all'Unità d'Italia (1860) fece parte del distretto di Avezzano, successivamente del circondario marsicano fino al 1927

Pescasseroli | Il Novecento

«…Eppure io ho tenuto sempre viva la coscienza di qualcosa che nel mio temperamento non è napoletano. Quando l'acuta chiaroveggenza di quella popolazione si cangia in scetticismo e in gaia indifferenza, quando c'è bisogno non solo di intelligenza agile e di spirito versatile, ma di volontà ferma e di persistenza e resistenza, io mi son detto spesso a bassa voce, tra me e me, e qualche volta l'ho detto anche a voce alta: - Tu non sei napoletano, sei Abruzzese! - e in questo ricordo ho trovato un po' d'orgoglio e molta forza.»
(Benedetto Croce, "Il Discorso di Pescasseroli" in Rivista Abruzzese, 1966, 1-2)

Poco dopo la nomina di senatore del Regno, ed ormai quarantaquattrenne, Benedetto Croce tornò per la prima volta dalla nascita a Pescasseroli nell'agosto del 1910.

Il 21 agosto di quell'anno, dal balcone di palazzo Sipari, pronunciò un discorso, più noto come Discorso di Pescasseroli, nel quale salutò i propri concittadini, rammaricandosi per non essere tornato prima.

La ragione di ciò era dal filosofo individuata nel timore (utilizzò anche il termine "fantasma") di disperdere le belle immagini che del borgo marsicano si era fatto, come in un sogno, attraverso i tanti racconti che, quando era piccolo, aveva udito dalla madre, Luisa Sipari.

Aveva dunque paura che il sogno non corrispondesse alla realtà.

Questa, tuttavia, era migliore del sogno, tanto che Pescasseroli gli parve «più bella, più ampia, più gaia» e persino «più civile» di come l'aveva vagheggiata.

Belle parole, quelle di Croce, che si conclusero anche con una sorta di profezia, secondo la quale il nome del suo paese natale sarebbe diventato in pochi anni «familiare a tutti», perché a Pescasseroli sarebbero arrivati «da ogni parte, i villeggianti e gli escursionisti».

Nel riconoscergli quell'antiveggenza che soltanto certi grandi uomini possono vantare, non va trascurato che una parte della fama del borgo sia dovuta anche all'opera dello stesso filosofo, che presentò, da ministro della Pubblica Istruzione, il disegno di legge Per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico (approvato poi con la Legge 778 del 1922), primo fondamento legislativo dei parchi nazionali italiani, e che scrisse la monografia di Pescasseroli, più tardi collocata in appendice alla prestigiosa Storia del Regno di Napoli.

In seguito a quella visita, Croce donò al comune il manoscritto della Logica, che, dedicata ai suoi genitori, era uscita nel 1909.

Il 13 gennaio 1915 il catastrofico terremoto di Avezzano danneggiò in parte il centro storico di Pescasseroli.

Dopo i danneggiamenti della seconda guerra mondiale il centro tornò a ripopolarsi grazie soprattutto al fattore del turismo. Superata anche la criticità dovuta ai danni causati dal terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1984, la cittadina è diventata una delle mete turistiche della regione, grazie soprattutto alla presenza delle infrastrutture sportive e ricettive sorte a seguito dell'istituzione dell'ente parco.

Nel 1971, anno di istituzione delle comunità montane, il territorio entrò a far parte della Comunità montana Alto Sangro e altopiano delle Cinquemiglia, soppressa nel 2013.

 

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