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Selva di Genazzano
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Indirizzo:
Via Colle Pizzuto Genazzano RM, Italia 00030
Descrizione:

La Selva di Genazzano comprende uno dei piĂ¹ bei boschi del piccolo gruppo montuoso dell'area dei Monti Prenestini, 45 km a Est di Roma

La Selva di Genazzano si estende  in un’area di circa 25 ettari del settore piĂ¹ meridionale del comprensorio calcareo dei monti Prenestini, ricco di manifestazioni carsiche tra cui doline, Ă¹vala, pozzi, solchi, grotte e sono separati dal gruppo dei Lucretili dalla valle dell’Aniene.

Oggi è l'unico residuo di vegetazione autoctona rimasta che si puĂ² osservare nell’alta valle del fiume Sacco.

La Selva di Genazzano
La Selva di Genazzano

Selva di Genazzano | Descrizione

L’area è arricchita dalla presenza di una preziosa vegetazione, ricca di preziose specie vegetali e popolata da numerose specie faunistiche:

i ruscelli che l’attraversano sono l’habitat naturale del granchio d’acqua dolce; nel bosco è facile individuare le tane degli istrici e i nidi dell’allocco, rapace notturno il cui richiamo è udibile anche di giorno; tra gli alberi va sottolineata la presenza del farnetto, del tiglio, dell’acero e dell’ontano; molto interessante è la parte arbustiva dove spicca la presenza dell’alloro accanto al pungitopo e al biancospino.

La selva di Genazzano è un frammento di grande importanza e bellezza dell'antica foresta prenestina, che in passato copriva quasi il 35 % della regione e che si è ridotta notevolmente attraverso i secoli.

Da queste parti passava un tempo la via Francigena del sud che proseguiva in direzione di Anagni.

Dopo lunghi periodi di sfruttamento, dagli anni Settanta del secolo scorso non sono piĂ¹ stati tagliati alberi e la Selva di Genazzano conserva al suo interno esemplari maestosi di cerro e molte altre essenze arboree.

Pochi sanno che La Selva di Genazzano è legata anche alla Resistenza dei partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale, di cui ancora si tramandano di generazione in generazione racconti affascinanti. Un motivo in piĂ¹ per andare.

Già "luogo del F.A.I.", grazie alla tenace azione di associazioni di cittadini, dopo l'apposizione dei vincoli idrogeologico e paesistico è avvenuta l'istituzione del Monumento Naturale da parte della Regione Lazio assieme a quello della non lontana Valle delle Cannuccete.

Il monumento naturale è stato istituito con D.P.R.L. 29 febbraio 2000, n. 132 (B.U.R.L. del 10 aprile 2000, n. 10) clicca su normative

Il bosco, posizionato vicino all'abitato di Genazzano, è parte del bacino imbrifero del fiume Sacco.

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Selva di Genazzano | Storia del territorio:

Di proprietĂ  del cardinale Del Drago, il bosco denominato la Selva di Genazzano venne da questi donato alla fine del XIX secolo al Comune di Genazzano che vi autorizzĂ² luso civico (raccolta del legnatico).

Come in buona parte dei boschi appenninici di media e bassa quota, fino agli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso vi è stato prodotto il carbone e delle antiche pratiche di preparazione restano tutt'oggi le piazzole dove venivano allestite le carbonaie.

Gli ultimi tagli della selva di Genazzano sono stati effettuati nel 1975 e dal quel momento sono vietati.

Vicino la selva, a Genazzano, si trova il Castello Colonna, costruito nel Duecento dai Colonna per garantire la difesa del feudo, sul luogo di una fortificazione piĂ¹ antica; nel 1368 vi nacque Oddone Colonna poi eletto papa con il nome di Martino V (1417-1431).

Durante il suo pontificato venne ristrutturata l’ala occidentale mentre quella orientale fu ampliata dai Borgia verso il 1500; ulteriori restauri ed aggiunte furono eseguiti in epoca barocca.

Il castello ha pianta quadrangolare ed un aspetto massiccio determinato dai possenti muri a scarpa che lo rivestono su ogni lato, idonei a proteggerlo dalle cannonate.

Vi si accede da due ingressi al termine di due ponti, quello settentrionale inopportunamente rifatto a campata unica ed in cemento armato dopo essere stato demolito durante l’ultimo conflitto mondiale.

Al centro della struttura si apre il bel cortile con fontana ottagonale dominato sul fondo da un doppio loggiato che collega le due ali a carattere residenziale.

L’edificio è stato acquistato nel 1979 dal Comune di Genazzano che ha iniziato lavori di ristrutturazione dopo un lungo periodo di abbandono: i suoi spazi sono oggi utilizzati come centro per l’arte contemporanea per l’esposizione della collezione permanente, i laboratori per gli artisti e sale multimediali.

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Selva di Genazzano | Flora:

La Selva di Genazzano presenta caratteristiche floristiche e vegetazionali particolari.

Il bosco è caratterizzato dal connubio cerro-farnetto, prevalente nella fascia planiziale e basso collinare della provincia di Roma, ma oggi quasi completamente scomparso a causa della forte presenza antropica.

Oltre a queste due specie sono presenti anche altri importanti legnose quali la farnia, il tiglio, il carpino bianco, lacero opalo, lontano nero ed altre ancora.

La presenza di tali specie è dovuta a una situazione bioclimatica particolare, presenza di copiose precipitazioni ed elevate temperature.

Molto interessante è anche lo strato arbustivo, con alloro spontaneo, pungitopo, rovo, nespolo, biancospino comune e di montagna, melo selvatico, perastro ed altro ancora.

Interessanti sono anche alcune specie dello strato erbaceo, dove spicca la presenza di due carici, Carice di Griolet e Carice maggiore: specie rarissime e in pericolo di estinzione.

Selva di Genazzano | Fauna:

Si possono segnalare delle presenze piuttosto rare e significative: il granchio d'acqua dolce, che predilige le acque dei numerosi ruscelli presenti, l'istrice, del quale si segnalano diversi sistemi di tane scavate nei pendii piĂ¹ acclivi, l'allocco, rapace notturno di media taglia del quale si possono facilmente udire i richiami anche durante il giorno.

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